DI SEGUITO SONO RIPORTATI I VARI PUNTI SUL DECRETO LEGGE SUL TFR E ALCUNE CONSIDERAZIONI FATTE DA UN DOTTORE IN ECONOMIA CONSULENTE PER L’INPS.
NON CHIARISCE TUTTI I PUNTI MA QUALCOSINA RIESCE A FAR CAPIRE….
Il prossimo giugno 2005 verra’ applicato il famoso decreto legge sul TFR (trattamento di fine rapporto=liquidazione) con il silenzio-assenso.
I decreti attuativi sulla Previdenza Complementare e del il silenzio assenso sono attesi per il 15-20 settembre 2005, non prima.
COSA VUOLE DIRE? Significa che se non facciamo niente, il nostro TFR verra’ tolto dalla gestione delle nostre aziende ed assorbito in un fondo gestito dall’INPS comune a tutte le categorie.
Ebbene non significa questo. Il silenzio assenzo implica che se non si esprime volontà contraria (ergo sto zitto, o non esprimo preferenza) il mio TFR tolale (il 100% dunque) sarà destinato al fondo di previdenza complementare. E’ corretto che verrà tolto dall’azienda (che non gestisce il Tfr…) ma non verrà dato all’Inps.
Se la persona ad esempio, ha un contratto di metalmeccanico, il TFR andrà a Cometa (fondo pensione metalmeccanici), se è un chimico a Fonchim, ecc. ecc.
Verrà creato un fondo pensione residuale presso l’Inps che accoglierà le posizioni di chi non ha un fondo di categoria, oppure quando l’azienda e sindacati non si mettono d’accordo.
In Italia, se vi informate bene, ogni categoria (tessili, metalmeccanici, chimici, edili, ecc..) ha un proprio fondo pensione. Il fondo comune sarà residuale per i soggetti di cui alla riga sopra.
Questo significa molte cose:
1 – non rivedremo mai piu’ il capitale, ma solo un vitalizio a fine carriera di cui non si sa il valore
Scorretto, poichè il 50% di quanto maturato potrà essere ripreso in capitale, la rimanente parte invece sarà erogata in rendita.
Il valore della rendita è stimabile perchè i contributi che tu versi sono definiti. E poi ci sono due altri buoni motivi.
Quella rendita del fondo andrà ad integrare la tua misera pensione futura (perchè quando andrai in pensione prenderai se va bene il 55% della tua ultima retribuzione) e quindi con la rendita del fondo pensione arriverai a un 80-85% della tua ultima pensione.
E’ vero che tu non potrai prenderti tutto capitale, ma è pur vero che il tuo versamento, da quando aderisci a quando andrai in pensione, sarà sempre raddoppiato, perchè anche il datore verserà per te un contributo pari a quello che versi tu. E poi ci sono dei grossi vantaggi fiscali per l’Irpef che versi ogni anno allo Stato..
2 – molti dei fondi che aderiscono sono in passivo: ad es. i piloti sono in passivo e percepiscono stipendi lordi annui intorno ai 250 milioni; questi fondi cosi’ "pesanti" in passivo non fanno altro che abbassare anche i
nostri che magari non lo sono
Se si gurdano i risultati (Sole 24 Ore, MF, Corriere, Covip) i fondi pensione sono andati bene, tanto da battere la rivalutazione annuale del TFR.
I fondi sono associazioni riconosciute, e come tali ognuna è una unità a se stante. Quello che dici tu è come dire che prendono i tuoi soldi dal tuo conto per darli ad un altro che è in rosso…
3 – se non si esprime volontariamente il diniego a questo trasferimento entro i sei mesi dall’approvazione del decreto, il 100% del TFR verra’ definitivamente perso ed incorporato nel fondo comune di cui sopra
Vero non vero, se non ci si esprime entro sei mesi dall’entrata in vigore dei decreti attualtivi (previsioni dicono entro marzo 2006) il tuo TFR andrà nel tuo fondo di categoria (o il fondo deciso dal datore insieme ai sindacati),e se vuoi, poi, puoi dire che vada in un altro fondo di tua preferenza.
4 – chi lavora, ma anche chi e’ disoccupato, deve spedire la dichiarazione di non assenso: ad es. se 5 anni fa ho lavorato una stagione a raccogliere le pere e da allora non ho piu’ lavorato, se non spedisco la dichiarazione mi verra’ per sempre tolta la possibilita’ di riavere il mio TFR.
Se tu lavori e non vuoi entrare nella previdenza complementare lo devi comunicare al datore di lavoro. Se sei disoccupato che TFR hai?
Il Trf da destinare alla previdenza complementare è quello che tecnicamente è definito "maturando"; ovvero andrà al fondo pensione il TFR che maturerà dal momento della tua decisione in poi. Il TFR degli anni passati rimarrà in azienda è sarà rivalutato secondo le norme del codice civile.
5 – Se il mio TFR viene assorbito, non potro’ piu’ riaverlo neppure per motivi di salute o per la ristrutturazione o l’acquisto della casa, come invece avviene adesso
Sbagliato, addirittura per motivi di salute potrai richiederlo sin da subito. E potrai chiederlo pure per acquistare la casa per te o per i tuoi figli e tante altre cose.
Si chiama "anticipazione" (D.Lgs. 124/93 art. 7 comma 4)
6 – l’assenso o il diniego andra’ deciso prima di sapere quali saranno le condizioni di tale fondo, ergo: prima dateci tutti i vostri soldi, poi vi diciamo come ve li ridaremo!!
Se conosci il tuo contratto di lavoro sai se sei metalmeccanico, postino o pincopalla. E nel tuo contratto c’è anche l’identificazione del fondo di categoria…
ergo: puoi già informarti sull’andamento del tuo fondo. Scaricati poi prospetto e nota informativa e vedi come investono i tuoi soldi e come te li ridaranno, già da adesso.
Fate attenzione perché i titolari delle societa’ per cui lavoriamo non sono obbligati a comunicarci tutte queste cose.
Il decreto sarà attuato il prossimo giugno 2005, come annunciato il 23 marzo 2005 dal ministro del Welfare Roberto Maroni.
Pertanto, se i tempi di pubblicazione del decreto sul silenzio/assenso saranno confermati, da giugno scatterà il termine dei sei mesi per esprimere la scelta sulla destinazione del Tfr.
Dovrete pertanto esprimere il vostro eventuale diniego entro il prossimo dicembre 2005.
Il decreto attuativo uscirà il 15-20 settembre 2005. La decisione andrà fatta entro il 15-20 marzo 2006. I datori di lavoro avranno l’incarico di dare una corretta e puntuale informazione, come pure i sindacati e il governo (come da legge 243/2004 di Riforma delle pensioni Maroni)