isis: panopticon (2004)

image Le chitarre distorte qui sono al servizio di tempi lenti, con lunghi delay per creare magici intrecci sonori che portano a creare soluzioni oniriche e spaziali.

Se cercate un rock pesante che fa un buon dell’uso degli effetti cari alla psichedelia più british, allora gli ISIS con l’album Panopticon (2004) fanno per voi…

Un disco da 60 minuti che messo su scivola via senza indugi e che dopo l’ascolto vi lascerà una senzazione di tristezza e potenza.

Un disco di ambient-metal ? Non lo so… ma è sicuramente un disco da avere assolutamente.

vita d’ufficio: misterx e l’asma di acor3

Cliente nuovo, posto di lavoro nuovo e colleghi nuovi…

Ce ne uno, che chiamerò MisterX, che parla in italiano corretto ed ogni tanto da buon romano ne spara una e io di solido rido talmente tanto da sentirmi male… (c’ho l’asma zio cane)

acor3: che è che ha chiesto tizio?

misterX: ha chiesto n’a stronzata, secondo me ‘st hobbit s’è fumato troppa erba pipa der decumano ovest

acor3: ahahahahah… cough cough… asmmmmm… muoio

la radio satellitare di telecom?

leggo da zeusNews della nuova radio satellitare di Telecom?

Radio satellitare?

Si tratta di una parternship che Telecom ha fatto con WorldSpace

In pratica Telecom fornisce dei ripetitori terrestri al segnale Digitale Satellitare di WorldSpace che si riceve con dei ricevitori ad-hoc…

In May 2006, WorldSpace Italia received approval from the Italian Ministry of Communications to launch a subscription-based satellite radio service in Italy, utilizing 12.5 MHz of the L-band frequency spectrum, the only frequency band harmonized for satellite radio over Europe.

E’ sarebbe proprio necessaria sta cosa?

Tecnologie tipo FMExtra o DAB .. no eh?

quelle non le supportiamo… che sarebbe trooooooppo facile…

quasi quasi mi riscrivo il firmware

avevo recentemente scritto che il mio router fa le bizze e che credevo che il mio isp ogni tanto droppasse la linea causando il famigerato, a giudicare dai risultati di google, “lcp down”  

ora…

ho aperto un ticket a libero infostrada ma, ad oggi, non mi hanno risposto…

avevo scritto :

se non dovesse andare bene scriverò un tool che riavvia il router in automatico appena rileva un mancanza di collegamento internet…

forse faccio di meglio…

i sorgenti del fimware del router netgear dg834gt sono opensource e si trovano qui

a giudicare dal ppp_log i punti in questione si trovano qui:

[D:\DG834GT_V1.02.14_src\apps\ppp-2.4.1.pppoe4.orig\pppd\auth.c]
Line 422 :         (*protp->close)(unit, "LCP down");
 
[D:\DG834GT_V1.02.14_src\apps\ppp-2.4.1.pppoe4.orig\pppd\lcp.c]
Line 389 :  * lcp_close - Take LCP down.
Line 413 :     my_lcp_status("LCP down.");
 
[D:\DG834GT_V1.02.14_src\apps\ppp-2.4.1.pppoe4.orig\pppd\lcp.c]
Line 2175 :     info("No response to %d echo-requests", lcp_echos_pending);

quasi quasi mi riscrivo il firmware…

precario per scelta, ma di qualità (spero)

Di rimbalzo al post del mago, dove ho pure lasciato un commento, dico la mia sul mondo del lavoro degli informatici.

Ero un dipendente a tempo indeterminato e nella mia ultima società il tipo di lavoro non era più entusiasmante e i motivi che mi avevano fatto scegliere quella società piuttosto che altre erano decaduti da tempo.

Sono sempre stato un dipendente “anomalo” che studiava la sera nuove tecnologie e faceva dei test di “laboratorio” a casa, non trovavo “strano” spendere dei soldi per acquistare un mouse nuovo o della ram aggiuntiva per il portatile “aziendale” perchè sapevo che nei avrei beneficiato sul lavoro, ottenendo più tempo utile per fare altro incrementando così mio rendimento. (qualcuno mi ha definito così 😀 )

In pratica non ho mai detto la classica frase: ” ma chi me lo fa fare per ste’ due lire “

frase che sentivo e sento spesso…

Ho sempre faticato per me per migliorarmi al fine di rendere un servizio migliore per la mia azienda, infatti ho sempre considerato il lavoro di informatico un lavoro di concetto e di consulenza anche se ero un dipendente.

Capisco che molti dipendenti pretendano la formazione da parte dell’azienda per un a crescita professionale, ma qualcora questa non avvenga… perchè insistere su un muro di gomma?

La vera forza di questo lavoro è la curiosità, la voglia di sperimentare, la voglia di essere utili e la consapevolezza che il know-how che queste aziende sbandierano è fatto dalla somma delle conoscenze dei singoli che la formano, nulla di più , nulla di meno.

Se vi ritrovate in queste mie parole e siete ancora dei dipendenti, il mio consiglio è di mettervi in proprio (come ho fatto io) e non pensare alle difficoltà del precariato, con un’attitudine del genere, il lavoro in questo campo si trova.

Di queste cose anche perchè non faccio altro che sentire anche l’altra campana… le aziende… dire le stesse cose…

non trovano persone adatte, non nel senso che non trovino i “polli da spennare” con i contratti a progetto, ma che non trovino persone “valide”…

ossia persone che prendono il lavoro per quello che è … un impegno a far bene nel riespetto del committente che ti paga e c he si aspetta dei risultati da te…

ebbene mettersi nelle condizioni che rispecchiano al 100% le richieste del mercato è la soluzione ottimale per non rimanere mai senza  lavoro…

fiutare il mercato, sondare le nuove tendenze e le nuove tecnologie (che occasionalmente generano tendenze 😀 ) in questo modo si è competitivi…

lavorare arroccati nella considerazione che si è “insostituibili” non è mai buono, tutti siamo sostituibili…

il datore di lavoro tende sempre a soppesare se il tempo di “integrazione” del nuovo sostituto giustifica lo stipendio più basso che gli concederà, tutto questo a discapito del dipendente da “riallocare”…

quindi il mio consiglio se vi ritrovate ancora di più in queste mie parole e di aprire una P.IVA e far fruttare la vostra intraprendenza…

lasciate perdere i contratti a progetto, i quali contengono al loro interno i difetti del contratti da dipendente più quelli del lavoro autonomo

e questo sempre e comunque IMHO